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Il giorno 29 agosto 1950, prima di spirare, Maria Elisabetta Mazza pronuncia le seguenti parole: “Vogliatevi bene, state attaccate all’Istituto che è costato tanti sacrifici, ma che è tanto caro al Signore. Difficoltà ne incontrerete ancora, ma se sarete unite, le sorpasserete. Siate buone, siate umili, siate anime amanti della preghiera..."

Sono parole che suonano come testamento spirituale per le proprie amate sorelle che fin dai tempi della fondazione dell’Istituto considerarono Bettina come un esempio e una guida nel cammino alla sequela di Cristo.

PROFONDA ATTUALITA' DEL MESSAGGIO

L’esemplare vita di Maria Elisabetta Mazza è subito oggetto di riflessione all’interno dell’Istituto e della Chiesa che ben presto pensò ad un itinerario di canonizzazione per questa esemplare figura del XX secolo.

Alla conoscenza di questa figura contribuirono molto i numerosi scritti e le ricerche redatti dopo la sua morte. Anche prelati e personalità ecclesiali, tra cui il cardinale Pietro Palazzini, allora Prefetto della Congregazione dei Santi, si espressero sull’opportunità di aprire una causa che facesse luce sulle virtù e sulla vita di Maria Elisabetta Mazza.

versolasantita

Il 9 maggio 1989, presso il Tempio Votivo della Pace, nella Parrocchia di Santa Lucia mons. Giulio Oggioni, vescovo di Bergamo, aprì solennemente il processo per la causa di Beatificazione di Maria Elisabetta Mazza. Venne insediato il tribunale diocesano che vagliò la vita, le virtù e la fama di colei che da allora fu chiamata “Serva di Dio”. Da quel momento la Chiesa guardò a questa donna non più solo come una illuminata fondatrice, ma come modello di fede cristiana e di amore alla missione educativa.

VERSO LA GLORIA DEGLI ALTARI…

Nel 1992 la salma della serva di Dio Maria Elisabetta Mazza viene traslata nella nuova cappella, progettata dall’arch. Angelini, presso la casa a lei dedicata.

Il 4 dicembre 1992, sempre presso il Tempio Votivo della Pace, il vescovo di Bergamo mons. Roberto Amadei chiuse il processo diocesano, dando mandato al postulatore della causa di Beatificazione di trasmettere gli esiti del processo alla Congregazione dei Santi a Roma.

Data la validità ai documenti, la Congregazione dei Santi affidò l’iter della Causa al relatore domenicano padre Daniel Ols. Attendiamo ora con fiducia la manifestazione della volontà di Dio attraverso un miracolo ottenuto per intercessione della Serva di Dio, affinché la Chiesa possa pervenire al riconoscimento della sua santità.