“Maria Elisabetta Mazza passò nella diocesi di Bergamo come passa un ruscello, limpidissimo e ricco di  acqua, in mezzo ai coltivi, continuamente donando frescura e fecondità. Non visse mai per sè: ella si sentì messa dal Signore in questo mondo per gli altri, per educarli, per portarli in alto, verso Dio”.

In queste parole del vescovo di Bergamo mons. Giuseppe Piazzi è riassunta la mirabile spiritualità che Maria Elisabetta Mazza visse e insegnò durante tutta la sua vita.

La grande confidenza che la Fondatrice costruì con il suo Sposo Crocifisso, abbandonandosi totalmente alla sua volontà, la portò a vivere quotidianamente la carità con infinita generosità e umiltà.

Lo spirito di vita interiore, intensa e sempre vigile, la spontanea serenità spirituale e la finezza di educazione sono elementi basilari lasciati come fondamento della spiritualità delle Piccole Apostole.

Specchio di questa serenità interiore è il sorriso cordiale, dolce, affabile che Elisabetta Mazza porta sul suo volto durante tutta la vita. Imprescindibile è poi il rapporto tra la donna e la chiesa: la collaborazione ai sacerdoti presuppone una irrinunciabile preghiera costante per il loro operato, sostenuta da un concreto aiuto nelle dinamiche pastorali attraverso la catechesi, la liturgia, l’animazione vocazionale, le forme associative cattoliche e tutte le opere della pastorale d’insieme con finalità educativa, missionaria e culturale. Maria Elisabetta Mazza costruisce la sua vita spirituale e apostolica primariamente sull’amore alla Santa Eucarestia, coltivando la devozione alla Vergine Maria, operando nel sostegno al Sacerdozio e per l’educazione cristiana della gioventù.

Le radici dell'instancabile opera sociale di Maria Elisabtta Mazza sono da ricercare nella sua solida spiritualità che non può essere compresa nella sua pienezza se non è considerata anche e soprattutto alla luce del suo grande cuore